Adenoma prostatico
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18 Novembre 2023I calcoli renali sono dei piccoli sassolini fatti di elementi abitualmente presenti nelle urine, i cosiddetti sali urinari. In condizioni particolari questi possono precipitare e formare cristalli, che aggregandosi si depositano nelle vie urinarie. Il loro viaggio di solito parte dal rene fino ad arrivare all’uretra, da cui vengono espulsi mediante la pipì. In condizioni fisiologiche, il nostro organismo utilizza sostanze come il citrato e il magnesio per impedire la precipitazione e l’aggregazione dei cristalli con la successiva formazione del calcolo. La riduzione di questi sali nelle urine è una delle cause di questo disturbo.
Come e perché si formano i calcoli renali?
La calcolosi renale, detta in gergo tecnico nefrolitiasi, si forma quando nelle urine aumenta la concentrazione di alcuni sali quali calcio, acido urico, ossalato (chiamati per questo motivo sali litogeni), con conseguente sviluppo di cristalli urinari. L’unione di più cristalli porta poi alla nascita del calcolo vero e proprio.
Questo disturbo interessa quasi il 10% della popolazione italiana. Purtroppo, l’incidenza negli ultimi dieci anni è in crescita, forse a causa del maggior consumo con la dieta di proteine animali e di sale.
Nei casi più frequenti il calcolo si forma nella pelvi, una specie di bacinetto che raccoglie l’urina prodotta dal rene, per poi immettersi nel tubicino che porta l’urina dalla pelvi alla vescica (l’uretere). Da lì il calcolo, in genere, percorre tutto l’uretere, sbuca nella vescica e viene espulso con le urine.
Esistono diversi tipi di calcoli:
- i calcoli di ossalato di calcio, con o senza acido urico, per certo i più frequenti. Si formano quando nelle urine l’ossalato e/o il calcio sono troppo concentrati, perché vengono eliminati in quantità eccessiva a causa di diete squilibrate o di disturbi metabolici. Oppure quando le urine sono troppo concentrate perché si beve troppo poco. Oppure quando mancano sali che ne prevengono la formazione, come i sali di citrato e magnesio;
- i calcoli di acido urico che si formano quando la quantità di questo acido nelle urine aumenta a causa dell’aumento di acido urico nel sangue, come avviene nei pazienti obesi con la cosiddetta “sindrome metabolica” o in malattie in cui la proliferazione di alcune cellule è eccessiva;
- i calcoli di fosfato, molto più rari, che possono essere la spia di difetti spesso congeniti a carico del rene;
- i calcoli di struvite, che si formano in caso di infezioni, in genere favorite da malformazioni delle vie urinarie e causate da germi particolari che sono chiamati ureasi produttori. Per cui spesso si associano a febbre e possono anche danneggiare i reni;
- i calcoli di cistina, molto rari. Si formano in genere nei bambini (anche se possono manifestarsi anche per la prima volta in età adulta) a causa di una malattia genetica, la cistinuria, che comporta una aumentata eliminazione di cistina nelle urine;
- i calcoli di xantina ed altri che si ritrovano però in corso di malattie veramente molto rare.
La sintomatologia della calcolosi renale è variabile ma spesso il passaggio di un calcolo lungo la via urinaria provoca un dolore acuto al fianco o dietro la schiena, dal lato del rene interessato, con irradiazione anteriore verso l’inguine (colica renale).
Se il calcolo è molto piccolo, può succedere che il dolore non sia così importante e che si avverta solo bruciore ad urinare. Lungo il passaggio nell’uretere, il calcolo può causare anche un altra serie di sintomi di intensità variabile quali:
- dolore, anche molto intenso, che parte da un fianco per irradiarsi verso l’inguine (colica renale)
- bruciore durante la minzione
- frequente necessità di urinare
- difficoltà nell’urinare
- urine torbide
- presenza di sangue nelle urine
- urine di cattivo odore
- nausea e vomito
- febbre.
Quando il calcolo è piuttosto grosso, invece, può succedere che si incastri nell’uretere, bloccando il passaggio dell’urina. Questo evento può da un lato causare contrazioni molto forti alla muscolatura dell’uretere (colica renale), che cerca in tutti i modi di espellere il calcolo spingendolo nella vescica, dall’altro può impedire al rene di funzionare, causando un peggioramento della funzione renale e un aumento della creatinina.
Inoltre, la presenza di calcoli renali può favorire lo sviluppo di infezioni urinarie, che possono causare la comparsa di febbre. In presenza di calcoli ostruttivi dell’uretere, infatti, gli agenti patogeni possono risalire lungo le vie urinarie fino ad arrivare al rene, portando infezione, spesso grave (pielonefrite). In tal caso si assiste alla comparsa di febbre molto alta, brividi e profondo senso di prostrazione, che possono sfociare in un ricovero ospedaliero. ostruzione persiste per lungo tempo, purtroppo, può succedere che il rene venga danneggiato irreversibilmente.